Giunto alla settima edizione, PhEST – See Beyond the Sea, Festival internazionale di fotografia e arte, si conferma un luogo di scambio culturale all’insegna della fotografia ma anche dell’arte, della musica, del cinema e delle infinite contaminazioni che, dal centro di Monopoli, della Puglia e del Mediterraneo, volge il suo sguardo verso un orizzonte sempre più internazionale. Dal 9 settembre al 1° novembre artisti da tutto il mondo – selezionati dal direttore artistico Giovanni Troilo con la curatela fotografica di Arianna Rinaldo – verranno coinvolti in esposizioni esclusive che trasformeranno la città in un museo a cielo aperto aprendo al pubblico palazzi storici e antiche chiese solitamente chiusi. Monopoli si riempirà di immagini e visioni ma anche di suoni e parole con il ritorno della musica e degli eventi live.

FUTURO è il tema centrale dell’edizione 2022. Non sarà però un modo per liberarsi dal groviglio del presente quanto piuttosto l’occasione per evocare l’interconnessione tra i differenti piani temporali. «La capacità di scorgere il futuro dipende sempre più dalla capacità di leggere il presente e “rivivere” il passato che cessa di essere statico e viene costantemente modificato, costringendoci ad una sua attenta, continua rilettura. L’altro scenario molto atteso sarà l’inizio del Novacene, l’epoca dominata dall’Intelligenza Artificiale e dagli algoritmi. Se fino ad ora abbiamo concentrato le attenzioni sul nostro sguardo, oggi abbiamo la necessità di introdurre questo nuovo soggetto: le macchine. Dobbiamo dunque iniziare a chiederci come le AI guardano il mondo e soprattutto come guardano noi», dichiara il direttore artistico Giovanni Troilo. 

Mattia Balsamini, uno tra i più apprezzati fotografi emergenti del panorama internazionale, rifletterà sul tema dell’anno con Il Futuro in Puglia, un lavoro inedito in residenza artistica. Dopo gli studi in fotografia pubblicitaria presso il Brooks Institute di Los Angeles, nel 2010 Balsamini inizia a lavorare presso lo studio di David LaChapelle. Nel 2011 torna in Italia dopo aver conseguito un BA con menzione d’onore. Da allora insegna fotografia all’Università IUAV di Venezia oltre a fotografare ampiamente la tecnologia e le sue implicazioni sociologiche, concentrando la sua attenzione sul lavoro come fattore di identità dell’uomo. Negli anni ha realizzato progetti personali ed editoriali per istituzioni come MIT, NASA e Institute of Forensic Medicine University of Zurich. Le sue immagini rivelano un interesse per le persone e le loro storie, gli aspetti funzionali della tecnologia e gli elementi grafici dell’ordinario. Ha esposto alla Triennale di Milano, al MAXXI, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e all’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. 

Tra i primi ospiti confermati, Davide Monteleone proporrà Sinomocene, un progetto “data-driven” che prende spunto dalla documentazione dell’iniziativa cinese denominata “Belt and Road” o “New Silk Road” per indagare più ampiamente sui temi delle nuove forme di colonialismo, della globalizzazione e del rapporto tra poteri e individuali. Il lavoro si concentra sull’impatto sociale e ambientale dei grandi movimenti di capitali legati alle strategie geopolitiche a livello globale e locale. Davide Monteleone è un artista visivo, ricercatore e National Geographic Fellow il cui lavoro abbraccia la creazione di immagini, il giornalismo visivo, la scrittura e altre discipline. I temi ricorrenti includono geopolitica, geografia, identità, dati e tecnologia. Originario dell’Italia, Davide Monteleone ha trascorso, tra il 2000 e il 2021, oltre un decennio in Russia dove ha prodotto le sue prime serie e quattro acclamate monografie: Dusha (2007, Postcart), Red Thistle (2012, Actes Sud), Spasibo (2013, Kehrer), The April Theses (2017, Postcart).

Al FUTURO è dedicata la seconda edizione di PhEST POP-UP Open Call, il contest internazionale in formato pop-up, lanciato nel 2021 che, alla sua prima edizione, ha raccolto oltre 500 progetti provenienti da 56 paesi. Dal 16 al 30 maggio potranno essere inviati progetti visuali che con sguardi innovativi esplorano il tema del FUTURO. Si cercano lavori intensi, sorprendenti e profondi realizzati con ogni linguaggio, ogni tipo di media, immagini fisse o in movimento, dalla fotografia all’illustrazione, al collage, all’animazione. L’iscrizione al contest, promosso insieme a LensCulture e in collaborazione con Leica Akademie Italy, è gratuita e prevede 2 categorie: SERIES (immagini fisse, illustrazioni, etc) e SINGLES (video, animazione, etc.). La giuria, composta da Maurizio Beucci – Head of Leica Akademie Italia, Laura Sackett – Co-founder & Creative director di LensCulture, Giuseppe Oliveiro – Founder & Director di PHmuseum, Arianna Rinaldo – Curatrice di PhEST, e Giovanni Troilo – Direttore artistico di PhEST, indicherà i progetti vincitori a cui saranno assegnati i seguenti premi: 

  1. Una mostra nel contesto di PhEST 2022 (che inaugura il 9 settembre, 2022)
  2. Una fotocamera Leica D-Lux7 del valore di 1.315,00 Euro
  3. Tre workshop in presenza o online del valore di 290,00 Euro offerti da Leica Akademie Italy
  4. Una pubblicazione su uno dei canali di comunicazione di LensCulture
  5. Una pubblicazione su uno dei canali di comunicazione di PHmuseum

Regolamento e form di iscrizione a PhEST POP-UP Open Call saranno scaricabili a partire dal 16 maggio sul sito ufficiale della manifestazione www.phest.it  

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha confermato il valore della manifestazione: «PhEST è una delle esperienze culturali più significative della nostra programmazione regionale. Fin dalla prima edizione, il festival ci ha fatto attraversare i grandi temi del nostro tempo. Lo ha fatto dalla lente di fotografi internazionali che abbiamo ammirato per talento e sensibilità. Quella sensibilità che consente di catturare in uno scatto il senso profondo delle cose, anche le più difficili da raccontare, da spiegare. PhEST non ha mai interrotto la sua attività, anzi, durante la pandemia ha lavorato ancora più alacremente regalando un mese aggiuntivo di mostra ai pugliesi e a tanti turisti che hanno scelto la nostra regione come meta per le vacanze. Adesso torna a sostenere la destagionalizzazione con nostro grande orgoglio. In sette anni il festival ha assunto un rilievo sempre più internazionale anche a livello comunicativo con ricadute importanti sul territorio, un vero esempio di cultura che genera economia. Non vediamo l’ora di poterci immergere di nuovo nell’atmosfera unica di PhEST e ringrazio sin d’ora Gianni Troilo e la sua squadra per ciò che realizzeranno». 

Il Sindaco di Monopoli Angelo Annese ha dichiarato: «Siamo al settimo anno con PhEST che in questo 2022 guarda al futuro quale segno di speranza dopo un lungo periodo di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria da pandemia. Da sette anni PhEST è un appuntamento irrinunciabile per la Città di Monopoli e sul quale decidiamo di continuare ad investire ogni anno perché ha uno spazio importante nella nostra programmazione, attirando visitatori da ogni parte d’Italia e non solo. Un museo a cielo aperto nei luoghi simbolo di Monopoli in un percorso che consente al visitatore di ammirare le opere scoprendo le bellezze naturali e architettoniche della nostra città. E la partenza sul finire dell’estate consente di destagionalizzare il flusso turistico per una Monopoli che sia accogliente e accattivante tutto l’anno».

Novità di quest’anno la collaborazione con Panorama, una mostra itinerante diffusa organizzata da ITALICS (consorzio che riunisce circa settanta tra le più autorevoli gallerie d’arte italiane) che si svolgerà quest’anno a Monopoli dal 1 al 4 settembre 2022, anticipando così l’apertura della settima edizione di PhEST. 

PhEST – See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’associazione culturale PhEST, con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Monopoli attraverso gli Assessorati al Turismo (Cristian Iaia) e alla Cultura (Rosanna Perricci). 

Festival internazionale di fotografia e arte, nato nel 2016 a Monopoli in Puglia da un’idea di Giovanni Troilo, direttore artistico del festival, e di Arianna Rinaldo, cui è affidata la curatela fotografica. PhEST è fotografia, cinema, musica, arte, contaminazioni dal Mediterraneo. Un modo per restituire voce propria alle mille identità che compongono il mare in mezzo alle terre, ridefinendo un nuovo immaginario.

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