PROSSIME ALLA CITTÀ

Tra mare e bassa collina alcuni esempi di masseria davvero interessanti. A non molta distanza dalla città godrai della bellezza della masseria Catalluccio. Per chiudere questo piccolo tour di turismo esperienziale ti consigliamo nuovamente una finale puntatina verso il mare, ma questa volta per visitare le Masserie Spina Grande e Spina Piccola. Due masserie fortificate collegate l’una all’altra: la più antica è Spina Piccola, torre cinquecentesca su due piani. Di tutt’altra fattura la vicina Spina Grande, costruita in carparo, coperta di rosso con la sua monumentale facciata.

Posizione
In periferia

Tempo
8/18 min

Mezzo
auto/bici

Masseria Catalluccio

Distendendosi bianca come un’oasi in zona pedemurgiana, la colonica Catalluccio, dal punto di vista architettonico, presenta un’inconfondibile differenza tipologica: è priva di elemento a torre, ma non per questo manca di componenti di fortificazione, come ad esempio, il perimetrale muro di cinta, interrotto solo da un modesto arco di ingresso. Il complesso, compatto nella sua totalità, è edificato in pietra locale e ricoperto dalla tradizionale calce bianca. Voluto da un certo Don Cataldo, del quale sappiamo poco e dal quale certamente deriva il nome, fu costruito nel Settecento e subì ampliamenti nel 1882. Difficile risulta la lettura del corpo originario. Il primo piano dell’abitazione è raggiungibile attraverso due geometriche scale esterne, con parapetto in muratura che immettono su di un ballatoio a terrazzo. L’ampio prospetto centrale è impreziosito da quattro imperiose caditoie, in corrispondenza delle aperture. Intorno alla corte interna si trovano diversi locali, ma ad attirare l’attenzione sono soprattutto gli ambienti del pianoterra, ricavati all’interno delle arcate di supporto del terrazzo – ballatoio. Volte a crociera e otto ampi vani conferiscono particolare bellezza al piano padronale. Lungo il viale che porta alla masseria, sormontato da una croce e ricavato nella roccia, un arco d’accesso, rivela un interessante insediamento rupestre, contraddistinto da un affresco sovrastante. Il grande anfratto, sostenuto al centro da alcuni pilastri in pietra, fu un tempo luogo di culto religioso, poi di certo adibito a frantoio.

VAI ALLA MAPPA

Masseria Spina grande

La nobiltà del complesso si respira per l’elegante ed armoniosa facciata, preannunciata da una imperiosa doppia scalinata con balaustra e loggiato. Come attestano fonti d’archivio, questa masseria, costruita da Chiantera, passata per matrimonio a diverse famiglie gli Spina gli Ammazzalorsa per tutta la prima metà del Settecento. Nel 1757 venne poi acquistata dalla nobile famiglia dei Martinelli di Mola. Solo nel 1885, ancora per matrimonio, passò al ramo dei Meo Evoli, ancora oggi proprietari. Ad ogni passaggio di proprietà la torre originaria subisce degli ampliamenti ma la sostanziale trasformazione della masseria, sviluppata su tre piani, cintata e munita di feritoie, avvenne nel 1762, quando al corpo di fabbrica originario venne sovrapposto il porticato con scala. Infatti, oggi su questo prospetto le caditoie sono scomparse. Ad alleggerire la facciata vi sono tre ampie arcate, dalle quali si può ammirare la campagna, qua e là interrotta dalla crescita urbana. Piuttosto singolare risulta la posizione del complesso, che pur essendo vicino al mare, presenta il suo prospetto principale rivolto ai monti. L’ex abitazione del colono è situata al piano rialzato, insieme ad alcuni ambienti padronali, mentre la raffinata abitazione del proprietario, con grandi stanze voltate, è collocata all’ultimo piano. Il materiale di costruzione è il carparo, di un accattivante rosso vellutato, mentre le varie decorazioni sono state lasciate in pietra naturale. L’ariosa corte racchiude spazi un tempo fruibili per esigenze agricole: lamioni e ovili, oggi trasformati in confortevoli luoghi per ristorazione, ricevimenti e convegni, residenze storiche. Anche il culto religioso è stato uno dei fattori aggreganti. La chiesetta dell’Immacolata settecentesca, comunicante con gli interni, fa bella mostra di un orientaleggiante campaniletto. Sul frontale della chiesa nelle apposite nicchie sono custoditi Sant’Irene, San Michele e, sul portale d’ingresso San Vincenzo, in una cornice di elementi decorativi quali particolari finestre, coronamenti ad archi e festoni.

VAI ALLA MAPPA

Masseria Spina piccola

Un’alta e semplice torre fortificata a due piani e a base quadrata. Fu costruita nel Cinquecento e appartenne alla famiglia Proscia. Il suo coronamento è decorato da beccatelli e da interposte lunette triangolari. Nella sostanza, con la sua evidente compattezza strutturale, riprende lo schema semplice delle torri costiere, necessarie per l’avvistamento. Una caditoia posta al centro di ogni facciata protegge l’ingresso e le finestre: davvero poche ed essenziali le aperture prospettiche. Svettante verso l’azzurro, quasi di sé orgogliosa, sembra guardare con indifferenza la più ricca e monumentale Spina grande, sicura di essere, con il suo sfondo mediterraneo, una vera tentazione per un pittore impressionista. L’originario ponte levatoio è stato sostituito da un ponticello in muratura a difesa della struttura, nel Seicento, fu costruita una stalla e un muro di cinta interrotto solo da un modesto arco d’ingresso, alle spalle del quale si nasconde una vera e propria postazione di vedetta. Dal pianoterra, invece, si accede a due locali. Internamente la torre in carparo si presenta con quattro ambienti voltati a botte, due a piano terra e due al primo piano. La torre divenne proprietà dei Martinelli nella seconda metà del 1700, che convertirono il vicino insediamento rupestre, adibito a frantoio, in tintoria della seta che producevano in masseria. Di epoca più recente rispetto alla torre è il primitivo insediamento rupestre con i resti di una sovrastante croce. Alla sinistra della torre, si intravede l’ingresso con scala a gradoni di questo anfratto che conserva sul frontale l’ampio affresco di una Vergine con i Santi Marino e Francesco da Paola.

VAI ALLA MAPPA

Eventi a Monopoli

Maggio all'Infanzia 2025 - Monopoli
Festival Maggio all’Infanzia: Monopoli accoglie le creature fantastiche
3 Maggio 2025

Spettacoli in teatro, biblioteca e spazi all’aperto, con appuntamenti che vedono protagonista anche la creatività dei più piccoli. Il festival di…

Leggi tutto
Il maggio dei libri 2025
Torna “Il Maggio dei Libri”
28 Aprile 2025

La Biblioteca civica “Prospero Rendella” aderisce per l’ottavo anno consecutivo alla campagna di promozione della lettura Il Maggio dei Libri, giunta…

Leggi tutto
INAUGURAZIONE_AFFRESCHI_SPIRITO_SANTO
Restauro degli affreschi dello Spirito Santo
28 Aprile 2025

Mercoledì 30 aprile 2025, alle ore 10:00, presso la Cripta dello Spirito Santo nel villaggio rupestre di Lama Don Angelo, il Comune di Monopoli presenterà alla stampa e…

Leggi tutto
Dal 15 aprile al 31 ottobre 2025 la mostra SublimAzioni nei Rifugi Antiaerei di Monopoli
10 Aprile 2025

Dal 15 aprile al 31 ottobre 2025 si terrà a Monopoli una mostra immersiva tra memoria e intelligenza artificiale. SublimAzioni, a…

Leggi tutto
VOXFEM Eventi Monopoli 2025
VoxFem. Sulle tracce della voce delle donne torna a Monopoli dall’11 al 13 aprile
2 Aprile 2025

Dopo due edizioni di successo e l’anteprima della terza edizione dell’8 e 9 marzo, la rassegna multidisciplinare “VoxFem. Sulle tracce della…

Leggi tutto
FIORI UMANI
Fiori Umani – Luci di successo, vite che sbocciano
26 Marzo 2025

Dal 2 al 6 aprile 2025 Monopoli ospita “Fiori Umani – Luci di successo, vite che sbocciano”, una rassegna culturale che…

Leggi tutto