Si tratta di una piazza chiusa per tre lati che venne costruita nel 1783-84, su disegno architettonico di G. Palmieri, e delimitata dalla sfarzosa facciata della chiesa, dal Palazzo vescovile (definito con l’aggiunta di una balconata-ballatoio) e dallo scenografico “muraglione” rientrante, decorato con nicchie accoglienti dieci statue cinquecentesche provenienti dall’abbattuto Retablo maggiore della Cattedrale (arch. G. Calmieri 1783-86).
Qui un tempo si accedeva costeggiando il Palazzo vescovile attraverso una scalinata di diversi gradini che era parallela al “muraglione” . In realtà, nel 1953, con lo scopo di collegarla attraverso un tunnel con la sottostante piazza Manzoni, si pensò di abbatterne il livello, creando così una nuova scalinata per l’ingresso alla chiesa. Per ragioni tecniche, si procedette anche all’allungamento “in stile” della balconata-ballatoio del Palazzo vescovile con l’accrescimento di un nuovo arcone (al di sotto del corpo ottocentesco), aggiunto al prospetto della sede vescovile e con l’apertura di accesso al tunnel.