Sarà un weekend scoppiettante. Con un mare di pettole, panzerotti e porchetta a volontà. In onore della storica festa della Madonna del Rosario (coordinate 40.936852, 17.211931) sulla strada per Conversano (sp 114 Km 5,00). Non solo un’occasione per visitare l’ultima sagra di campagna, ma anche per rivangare i ricordi d’antan, la fine della vendemmia e l’inizio della vinificazione, attività un tempo molto più diffusa in zona. E la sagra era il culmine dell’attività lavorativa e serviva a ristorare i cuori, lo stomaco e l’anima.
Diversi i momenti religiosi e laici. Si inizia con un Rosario comunitario alle 19.15 di giovedì 29 e venerdì 30 quando alle 20.30 c’è anche la processione della sacra immagine della Madonna del Rosario. La sagra culinaria inizia sabato 1 ottobre (alle 19.30 scuole di ballo sul palco) e prosegue domenica 2 (alle 20 cabaret con Uccio De Santis di Mudù a seguire alle 23 fuochi d’artificio) e anche lunedì 3 ottobre (Terraross in concerto dalle 19.30). In queste sere porchetta e pettole a volontà, carne alla brace e panino con la salsiccia nella vicina macelleria, panzerotti nella pizzeria della piazzetta di campagna.
C’è anche un mercatino tipico e bancarelle tradizionali di attrezzi agricoli e prodotti artigianali. Un modo per vivere l’autenticità della campagna monopolitana.
E per chi invece vuole rimanere in città prosegue con successo, nel borgo dei pescatori, il PhEST, festa internazionale della fotografia (Photography) che guarda a EST.
Fino al 30 ottobre prossimo le mostre con gli scatti d’autore restano allestite in San Salvatore (foto di Anastasia Taylor-Lind), San Pietro e Paolo (foto di Enri Canaj), San Giovanni (foto di Michal Korta) e nel Castello Carlo V dove sono esposte le opere fotografichedi Alex Majoli, Mattia Insolera, Myriam Meloni, Driant Zeneli. Gli orari sono 10-12 e 18-21 (il Castello Carlo V è chiuso il lunedì). E poi ci sono le mostre outdoor che hanno già colpito il cuore dei primi visitatori. Si tratta delle istantanee d’autore di “Monday in Kabul” di Marieke Van Der Velden affisse sulle mura 500esche di Porta Vecchia. L’altra estemporanea è quella dal titolo “I gladiatori di Nettuno” con ritratti di Piero Martinello esposti nel Porto Vecchio.