Dieci titoli in programma fino ad aprile e la danza protagonista con Esplorare 2021
Dalle nuove produzioni di Teatri di Bari – con il debutto di Quanto Basta di Alessandro Piva, oltre a Un’ultima cosa di e con Concita De Gregorio e Il bacio della vedova con la regia di Teresa Ludovico – a spettacoli capaci di far ridere e riflettere: si intitola Tutto Cambia la Stagione 2021.22 del Teatro Radar di Monopoli, a cura di Teresa Ludovico. Dieci i titoli che da novembre ad aprile saranno in scena nello storico gioiello culturale che dopo trent’anni di abbandono ha riaperto le porte al pubblico nel 2008 e che dieci anni dopo ha visto l’affidamento da parte del Comune di Monopoli della programmazione teatrale al TRIC, Teatro di Rilevante Interesse culturale, Teatri di Bari. Non mancheranno poi appuntamenti legati alla danza con la rassegna Esplorare2021, oltre a spettacoli e progetti speciali pensati per gli studenti.
Il programma della Stagione 2021.22
È l’istrionico Lello Arena ad aprire la Stagione venerdì 19 e sabato 20 novembre con Parenti Serpenti, la divertente e amara commedia di Carmine Amoroso che ci trasporta in una situazione surreale: una riunione familiare natalizia in cui si ribalteranno i ruoli normalmente precostituiti. Il femminile e la sua potenza di fuoco; la sua bellezza, la sua forza, la sua luce, in scena guidate dalla voce di Concita De Gregorio in Un’ultima cosa (Teatri di Bari | Rodrigo). E con l’accompagnamento della musica live di Erica Mou, dedica un’ultima orazione funebre a cinque donne – Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi – nello spettacolo con la regia di Teresa Ludovico, che sarà in scena giovedì 2 e venerdì 3 dicembre. Venerdì 17 dicembre il debutto nazionale della nuova coproduzione Teatri di Bari | Seminal Film, Quanto Basta. Il regista Alessandro Piva ci fa così ‘sbirciare’ nel quotidiano di un’anziana coppia, interpretata da Paolo Sassanelli e Lucia Zotti, in una poetica narrazione degli equilibri dell’amore rafforzato in tanti anni di conoscenza. Un atto unico che alterna toni comici e surreali a momenti di malinconica poesia nel ritratto di due esseri umani con cui il pubblico non potrà che identificarsi. Quanto Basta sarà in replica anche sabato 18 dicembre, sempre alle ore 21. Nell’universo fantozziano si è fatta amare nei panni della Signorina Silvani, in Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi (sabato 8 e domenica 9 gennaio) Anna Mazzamauro regala un inedito ritratto di Paolo Villaggio. Un viaggio a ritroso, dal primo incontro sul set ai vent’anni di vita professionale ‘a puntate’, con una certezza inossidabile: “la Silvani non aveva capito che Fantozzi fosse stato l’unico uomo ad averla veramente amata”. Sabato 22 e domenica 23 gennaio passiamo a una storia che affonda le proprie parole nel mito: in Virivì La donna albero, adattamento teatrale di un racconto di Andrea Camilleri, una moltitudine di personaggi e di destini prendono vita sul palco per consacrare la nascita di un cunto d’amore e di violenza, ambientato nella Sicilia di metà 900. Dopo il debutto nazionale al Teatro Kismet, Paolo Sassanelli e Dino Abbrescia arrivano sul palcoscenico del Radar sabato 5 e domenica 6 febbraio nella divertente commedia Vamos, interpretando la tentata fuga di Mimmuccio, affiliato del boss malavitoso ‘Mazinga’, e dell’amico Michele da quel sistema criminale che hanno vissuto sin dall’adolescenza. Schiaparelli life regala poi sabato 19 e domenica 20 febbraio un ritratto di una delle più grandi stiliste di tutti i tempi, Elsa Schiaparelli, icona protagonista fra le due guerre di quella rivoluzione del costume che avrebbe ispirato molte generazioni future. Marzo ospita anche la riscrittura curata da Teresa Ludovico di un capolavoro di Molière nel 500esimo anniversario della nascita del celebre drammaturgo francese: in Il Malato Immaginario ovvero Le Molière Imaginarie (produzione Teatri di Bari con Sara Bevilacqua, Michele Cipriani, Christian Di Filippo, Marco Manchisi, Lucia Raffaella Mariani, Augusto Masiello e Paolo Summaria) si sposta l’ambientazione dalla Francia del ‘600 a una casa del Sud Italia, in un bianco e nero da pellicola neorealista, tra fedeltà al testo originale, invenzioni registiche, ironia e sarcasmo. Lo spettacolo sarà in scena dal 12 al 17 marzo. Giorgio Colangeli, Premio David di Donatello nel 2007, veste sabato 26 e domenica 27 marzo i panni del ‘trasparente’ professor Paolino nella rilettura registica di Giancarlo Nicoletti di uno dei classici pirandelliani, L’uomo, la bestia e la virtù, che proprio nel 2019 ha festeggiato i cento anni dal debutto sulle scene, dove è stato uno dei testi più rappresentati del drammaturgo siciliano. La chiusura della Stagione 2021.22 del Teatro Radar è affidata alla produzione Teatri di Bari Il bacio della vedova di Israel Horovitz, con la regia di Teresa Ludovico. Sabato 2 e domenica 3 aprile i dialoghi pungenti dell’autore, le grottesche e vibranti partiture fisiche degli attori e le livide scansioni luminose e sonore dello spazio scenico accompagneranno lo spettatore in quel cono d’ombra che ci abita.
Gli appuntamenti di esplorare2021 e i progetti per le scuole
Nel mese di novembre la danza sarà protagonista sul palco del Radar con gli appuntamenti della rassegna Esplorare2021 a cura della Compagnia Altradanza diretta da Domenico Iannone. Otto gli appuntamenti in programma alle ore 18.30 e alle ore 20, che attraverso il linguaggio del corpo affrontano temi di grande attualità, come il bullismo (Il coraggio è fuoco, il bullismo è fumo, della Nib e Company) e la violenza sulle donne (Credevo mi amasse, con le coreografie di Domenico Iannone e la voce di Teresa Ludovico). In programma da marzo poi una serie di spettacoli dedicati agli studenti con i matinée per le scuole pugliesi e il progetto speciale Vite spezzate, spettacolo con la regia di Teresa Ludovico nell’ambito di @ scuola di prevenzione, realizzato con l’INAIL Puglia e l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia per sensibilizzare le scolaresche sul tema della sicurezza sul luogo del lavoro (dall’11 al 14 gennaio, con ingresso gratuito).
Botteghino
Gli spettacoli della Stagione serale 2021.22 partono da un prezzo di 12 euro per la Galleria e di 22 euro per la Platea. I biglietti sono disponibili al botteghino del Teatro Radar di Monopoli (via Magenta 71) e online (Vivaticket.com). Dal 25 ottobre parte anche la campagna abbonamenti, che fino al 31 ottobre garantirà diritto di prelazione sull’acquisto ai vecchi abbonati. Previsti poi ulteriori sconti per under 25, under 18 e gruppi convenzionati. Il biglietto singolo per la rassegna Esplorare2021 parte da 16 euro, con prezzi scontati per gli studenti.
Per la nuova Stagione, inoltre, Teatri di Bari introduce l’inedito strumento della carta cashback, realizzata in collaborazione con myWorld, che permette di ottenere il rimborso di una parte di ciò che si spende per l’acquisto dei biglietti della Stagione.
Il programma completo e il botteghinod della Stagione 2021.22 del Teatro Radar sul sito www.teatridibari.it. Per info: 335 756 47 88 – info@teatroradar.it.
«La stagione teatrale 2021/22 del Radar è una delle cose più belle che mi ritrovo ad annunciare da quando sono sindaco. Perché, a 20 mesi dall’inizio della pandemia, segna la vera ripartenza dopo un periodo buio. Con i teatri riaperti al 100% con l’uso del Green Pass, finalmente possiamo proporre un cartellone di tutto rispetto che animerà gli spazi del Radar fino al prossimo mese di aprile. Un calendario ricco e dall’alto valore culturale che sono sicuro il pubblico apprezzerà», afferma il sindaco di Monopoli, Angelo Annese.
«Finalmente torna la stagione del Teatro Radar e lo facciamo con una serie di appuntamenti che per sei mesi vedranno alternarsi sul palco artisti di fama in spettacoli di vario genere capaci di attrarre il pubblico più eterogeneo. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, i Teatri d Bari e in particolare Teresa Ludovico, per aver realizzato un cartellone all’altezza del Teatro Radar. Mi piace ricordare anche i progetti speciali per gli studenti degli istituti scolastici del territorio che avvicinano le nuove generazioni al teatro», afferma Rosanna Perricci, assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Monopoli.
«Tutto cambia. Migrazioni, pandemia, disastri climatici, guerre, uomini che ammazzano donne… viviamo in un’epoca di grandi trasformazioni che disorienta, sposta e colloca in quella zona di penombra dell’essere reale al di fuori del reale. È come vivere in un sogno che sai di sognare. Mutazioni. Tutto cambia e già non siamo più mentre siamo, come il tempo della nostra vita! Il teatro per la sua natura effimera sembra essere quella forma d’arte che, più di altre, riesce a captare le difficoltà del nostro presente e a fare luce sulla condizione di disfacimento, di vuoto, di dissoluzione, di solitudine, nella quale viviamo brancolando. Il teatro e l’arte tutta, per la sua capacità di grande apertura alle possibilità e ai cambiamenti, spesso, anticipa quello che accadrà e suggerisce il giusto ritmo dell’andare», conclude Teresa Ludovico.