Il centro storico
Allo smarrimento iniziale per l’ampiezza del centro storico, si sostituisce ben presto il piacere dell’occhio che si fa catturare da antiche piazze, da palazzi nobiliari e da case imbiancate a calce. E’ questo il “paese vecchio” come sono soliti chiamarlo i monopolitani. Proprio qui si registra un’alta concentrazione di beni culturali e di chiese. Queste ultime quasi tutte l’una prossima all’altra.
Tra strette viuzze lastricate a chianche, tra archi e chiassi, si insinua aria di mare: odori che si mescolano ai profumi di un bucato appena steso o di polpette e ragù cotto da ore e che fuggono dalle tipiche persiane verdi, quasi sempre aperte. Case queste un tempo abitate in particolare da pescatori, i cui figli e nipoti potrai incontrare, qua e là, oggi ancora intenti a rattoppare reti da pesca.
Sono le atmosfere affascinanti di una ancora viva cultura marinara che si rivelano soprattutto al calar della sera quando, al porto, giunge la flotta peschereccia. Tra grida e movimenti concitati, profumi e colori vari si anima un microcosmo che racchiude gli autentici valori di una tradizione mediterranea e levantina.
Nella caletta dell’antico porto naturale trova ancora riparo il “vozz” (gozzo), la tipica imbarcazione locale, tutta in legno, con i suoi caratteristici colori, celeste e rosso.
Monopoli è città nata sul mare e che vive anche dal mare. Il suo paese vecchio rappresenta una forte attrattiva per la presenza di tanti ristorantini e trattorie, in cui è possibile degustare piatti a base di pesce. Non mancano bar e locali di tendenza che attirano i giovani. Ma insieme a questi posti non sarà difficile incrociare ancora piccole camere di pescatori, botteghe di artigiani o di “generi alimentari”, che riescono a reggere l’offensiva degli ipermercati. In un centro storico popolato tutto deve essere a portata di portone.