Circumnavigando a piedi il porto, sul muro perimetrale lato mare del castello, non ti sfuggirà la visione di un singolare bassorilievo. Pietra finemente lavorata che racconta di una storica e lusinghiera pagina locale finita sui libri e sui giornali di tutto il mondo.
Purtroppo parliamo di una tragedia, quella del traghetto greco “Heleanna”, proveniente da Patrasso (Grecia) e del generoso soccorso prestato dai pescatori di Monopoli ai naufraghi. In realtà l’Heleanna era in origine una petroliera trasformata per esigente turistiche in nave da crociera.
Era il 28 agosto del 1971, al largo della costa, a 15 miglia da Monopoli, accadde una delle tragedie più spaventose che si ricordano. La nave, diretta ad Ancona con ben 1174 passeggeri (rispetto i 620 consentiti) di varie nazionalità, subì lo scoppio di un incendio nelle cucine, a causa di una fuga di gas. L’allarme dato dopo circa un’ora dall’inizio dell’incendio, trovò tutti impreparati e, per il panico sviluppatosi tra i passeggeri, molte scialuppe non furono calate in mare, anche per il blocco degli argani dovuto alla scarsa manutenzione.
A bordo non ci fu nessuna organizzazione: i salvagenti erano insufficienti le scialuppe ugualmente. Il comandante riuscì a salvarsi con la moglie ed a scappare con una delle scialuppe. I pescatori locali avvistarono del fumo e si diressero verso quel segnale. Si ritrovarono di fronte ad una scena raccapricciante. Le cronache registrarono 24 morti, 16 dispersi, 1089 superstiti, 271 feriti di cui 60 gravi.
A seguito dei soccorsi prestati alla città Monopoli, Il 19 Aprile 1972 , fu riconosciuta la Medaglia d’argento al Merito civile, proposta dal Presidente della Repubblica Saragat, concesse dal successivo Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Tutto questo in quanto la città “con altissimo spirito di civismo e di sensibile solidarietà umana, si prodigava nel recar soccorso e nell’assistere, per più giorni, amorevolmente i numerosi naufraghi”.