Un articolo a firma del premio Campiello 2015, Nicola La Gioia, giornalista e scrittore
Con Phest, festival internazionale di fotografia, conquista l’apertura della pagina culturale di Repubblica del 16 settembre 2016. A firmare l’interessante articolo uno dei più grandi scrittori italiani, Nicola la Gioia, vincitore nel 2015 del Premio Strega con il libro “La ferocia”, pubblicato con l’Einaudi.
“Qui pescatori all’ombra dell’ultimo sole” è il titolo di un “pezzo” di profonda scrittura che punta a mettere in luce aspetti antropoligici della nostra terra.
“I pescatori partivani da Monopoli – scrive La Gioia – quando io non potevo vederli. Li osservavo al ritorno, o giù al porto mentre rammendavano reti. Nei loro gesti non c’era nemmeno pazienza, tanto erano perfetti. Lavoravano in silenzio con il filo di nylon, immersi in una dimensione temporale che non era la stessa che toccava a chiunque altro frequentassi in quel periodo. La loro vera dimensione era naturalmente il mare, le acque a cui si consegnavano vedendo l’ombra nera del castello svanirgli alle spalle. Il mare gli scavava sulla faccia rughe molto particolari, diverse da quelle, altrettanto interessanti che guadagnavano i contadini al compimento del trentesimo anno.”
Ad impreziosire il lirico “pezzo” dello scrittore e giornalista i sei volti fotografati da Pietro Martinello. Queste foto fanno parte della serie “I gladiatori di Nettuno, commissionata dal Phest, evento voluto dall’Assessorato comunale al Turismo, in corso fino al 30 ottobre. Una ricerca fotografica che rientra nell’ambito di un progetto per conoscere e valorizzare i luoghi del festival.
Insomma Monopoli al centro della Puglia e dell’interesse nazionale del mondo culturale. Dietro i volti degli uomini che si guadagnano da vivere andando per mare. Un mistero fatto di tramonti, silenzi e fili di nylon.