Il Porto
Navigando lungo il basso Adriatico, quasi a metà della costa pugliese, s’incontra la città di Monopoli, pronta a ricevere lo sguardo dei viaggiatori. Il litorale si estende per 13 km, intervallando 32 insenature, dette cale, a più estesi lidi sabbiosi, cosicché ora s’incontra un tratto di scogli a picco sul mare ora un bell’arenile. A ricordare la paura dei Turchi nel Cinquecento ci pensano le quattro torri di avvistamento e difesa, utilizzate per trasmettere segnali d’allarme attraverso roghi; il messaggio luminoso di fuoco in fuoco rapidamente percorreva notevoli distanze, fino a giungere alla più vicina guarnigione militare. Nell’entroterra rurale le masserie ne imitarono l’architettura replicando le funzioni difensive e militari. Il porto è difeso dagli imperiosi venti del quadrante nord-ovest dal molo di Tramontana, lungo 600 metri, e a sud dal molo Margherita. I due bracci di mare racchiudono un’area di 59.000 mq. Attraversando l’imboccatura di accesso, lunga 200 metri, si ammira il torreggiante castello “Carlo V” e, a sinistra, il Porto vecchio punteggiato di gozzi, piccole imbarcazioni a remi impiegate per la pesca sotto costa. Un trionfo di archi ogivali signoreggia sul loggiato neogotico del settecentesco palazzo Martinelli. Seguendo la navigazione del bacino portuale s’incoccia la Banchina Solfatara nell’andirivieni dei motopescherecci ivi ancorati. Ancora oltre è sita Cala Batteria, che riceve il nome dalla sua funzione cinquecentesca di postazione dell’artiglieria pesante, collocata appunto in batteria; superata la Punta del Tonno si entra in Cala Fontanelle, dove le imbarcazioni da diporto sono dolcemente cullate dal mare. Infine, dopo le Punte del Trave e dei Cani, si apre la piccola Cala Curatori, che ancora reca tracce della tradizionale laboriosità dei cantieri navali della città.